Comitato Unico di Garanzia (CUG)
Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni
In attuazione della Legge n. 183/2010 (Collegato Lavoro) e dei principi sanciti dalle Direttive Comunitarie, e’ stato istituito il Comitato Unico di Garanzia “[…] per le pari opportunita’, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni […]”.
Il C.U.G. sostituisce, unificandoli, il “Comitato per le pari opportunità” ed il “Comitato paritetico sul fenomeno del mobbing”. L’obiettivo del C.U.G. è sostanzialmente quello di garantire, nell’ambito del contesto lavorativo, pari opportunità tra uomini e donne e di ostacolare qualsiasi forma di discriminazione intesa come violenza morale o psichica nei confronti dei lavoratori (di eta’, di orientamento sessuale, di razza, di origine etnica, di disabilita’, di lingua, di condizioni di lavoro, di formazione, di progressioni in carriera e di sicurezza).
Il C.U.G. si impegna nel contrastare tutte queste forme di discriminazione per raggiungere una maggiore salute e sicurezza dei lavoratori, garantendo un maggiore apporto in termini di produttività, di efficienza organizzativa ed una più ampia qualità dei servizi offerti dall’Azienda stessa. Il C.U.G., nominato con atto del Direttore Generale, ha una composizione paritetica (componenti designati da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormante rappresentative ed un pari numero di rappresentanti/dipendenti dell’ Azienda, dirigenti e non dirigenti).
FUNZIONI DEL C.U.G.
1) Compiti propositivi : predisposizione di piani con l’indicazione delle azioni positive per promuovere l’uguaglianza sul lavoro di entrambi i sessi, diffusione della cultura delle pari opportunità ed attuazione delle direttive comunitarie, azioni dirette a favorire il benessere lavorativo, elaborazione di codici etici e di condotta per rimuovere tutte le situazioni di discriminazione o mobbing all’interno dell’Amministrazione;
2) Compiti consultivi: formulazione di pareri sui progetti di riorganizzazione dell’Amministrazione, sui piani di formazione del personale, sugli orari di lavoro, sulle forme di flessibilità lavorativa e sui criteri di valutazione del Personale;
3) Compiti di verifica: verificare l’esito positivo dei progetti predisposti, valutando se è avvenuta effettivamente la promozione del benessere lavorativo ed il contrasto delle violenze morali e psicologiche nel luogo di lavoro. L’obiettivo finale è quello di verificare la totale assenza di qualsiasi forma di discriminazione.
Quanto sopra anche in collaborazione con:
– Consigliere Nazionale di parità (art. 57 D.Lgs. 165/2001) nel senso di reciproco scambio di informazioni relative alle attività svolte e condivisione di iniziative e progetti per sviluppare politiche attive di promozione delle pari opportunità;
– Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, istituito presso il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
– Organismi Indipendenti di Valutazione (art. 14 D.Lgs. 150/2009) con lo scopo di programmare politiche attive di parità e miglioramento delle condizioni di lavoro.
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