Il carcinoma dello stomaco
Qual è l'obiettivo del percorso?
L’obiettivo principale del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale della persona con neoplasia della giunzione gastro-esofagea e dello stomaco è il miglioramento dell’appropriatezza delle cure attraverso la definizione di programmi stabiliti dai professionisti coinvolti nell’intero percorso. Gli obiettivi specifici sono:
– Rendere omogeneo l’intero percorso assistenziale;
– Garantire un approccio coordinato ed integrato multi-professionale e multidisciplinare nella diagnosi e nel trattamento;
– Assicurare la tempestiva presa in carico della persona e diminuire i tempi di definizione del piano terapeutico.
A chi è destinato il percorso?
Il percorso si applica a tutte le persone con diagnosi di neoplasia della giunzione gastro-esofagea di tipo Siewert 3 e dello stomaco che si rivolgono alle strutture ambulatoriali, diagnostiche e di degenza dell’Azienda Ospedaliera.
Come si accede al percorso?
Nella fase di elezione, prevalentemente, il paziente viene inviato dal medico di medicina generale all’ambulatorio di chirurgia generale, gastroenterologia o, in presenza di sintomi specifici, direttamente all’unità di Gastroenterologia, al Pronto soccorso o alla Medicina D’Urgenza. Il paziente può essere inviato al Servizio di Endoscopia anche dai reparti di degenza per approfondimenti diagnostici.
Alla raccolta dell’anamnesi familiare, fisiologica e patologica prossima e remota segue l’esame clinico. In caso si evidenzino segni/sintomi sospetti per carcinoma gastrico, deve essere eseguita EGDS con esame bioptico. In caso di accertamento di adenocarcinoma tramite endoscopia e biopsia, il paziente viene segnalato all’Infermiera Case Manager che programma la visita oncologica e la presa in carico per la programmazione degli esami di staging.
La presenza dell’Infermiera Case Manager potrà fornire maggiori chiarimenti sul percorso di cura che dovrà essere intrapreso, accompagnando il paziente all’interno del percorso nella gestione degli appuntamenti, delle visite e dando le spiegazioni del caso.
Nel caso di reperto occasionale all’imaging radiologico, il Radiologo che ha accertato la presenza di una sospetta neoformazione gastrica in utenti esterni attiverà il percorso sempre in collaborazione con l’infermiere Case Manager.
Quali sono le principali indagini?
La scelta della tecnica diagnostica più appropriata dipende dalla parte del corpo da esaminare e dal tipo di malattia di cui il medico sospetta la presenza. L’EGDS è la procedura più utilizzata per la diagnosi dei tumori dello stomaco.
La TC multi-slice (MDCT) toraco-addominale con mdc rappresenta la metodica di staging di scelta nello staging dei tumori gastrici, in virtù delle sue caratteristiche di non invasività e panoramicità. Riesce ad identificare la lesione primitiva, definendo con accuratezza elevata le forme confinate nel contesto della parete dello stomaco e del cardias (T1-T2) da quelle che sconfinano all’adipe perigastrico o agli organi contigui (T3-T4). Inoltre, ha dimostrato una buona accuratezza nell’identificazione delle adenopatie sia loco-regionali che a distanza e un accurato riscontro delle metastasi a distanza sia viscerali che peritoneali, con risultati tuttavia migliori nel riscontro delle metastasi viscerali rispetto alla carcinosi peritoneale.
La MDCT rappresenta la metodica di prima scelta anche nel restaging dopo terapia neo-adiuvante e/adiuvante e nel follow-up dopo gastrectomia totale.
La PET è una metodica con la quale è possibile accertare, dopo aver iniettato per via endovenosa un radiofarmaco glucomimetico (FDG fluorodesossi-glucosio), l’eventuale presenza di lesioni ad elevato metabolismo glucidico.
Accertata la diagnosi istologica di neoplasia dello stomaco e completata la stadiazione strumentale di malattia, l’Infermiera Case Manager predisporrà la documentazione affinché i casi di neoplasia vengano valutati dall’equipe integrata multidisciplinare formata da Anatomo-patologo, Chirurgo, Gastroenterologo, Oncologo, Radiologo, Radioterapista e Infermiera Case Manager. Nutrizionista, Palliativista e Psicologo verranno invitati a partecipare all’incontro secondo indicazione clinica.
Quali sono i trattamenti possibili in base al quadro clinico del paziente?
Secondo lo stadio del tumore il trattamento di scelta può essere:
− solo resezione endoscopia con mucosectomia o dissezione sottomucosa secondo le linee guida “Japanese Gastric Cancer Treatment Guidelines”; nell’EGC di tipo intestinale secondo la classificazione di Lauren;
– solo chirurgico (con intervento radicale o palliativo);
– chirurgico, preceduto da chemioterapia con l’intento di ottenere downstaging;
– chirurgico, seguito da chemioterapia ± radioterapia;
– solo chemioterapico palliativo;
– solo radioterapico palliativo (eccezionalmente);
– semplice terapia di supporto± radioterapia sintomatica palliativa.
– trattamento endoscopico con intento palliativo per posizionamento sondini nutrizionali (PEG, ecc.) o il posizionamento di protesi per ostruzione
Quali sono le strutture ospedaliere coinvolte nel percorso?
- Anestesia e Rianimazione (Terapia antalgica, Picc team)
- Anatomia Patologica
- Chirurgia
- Cure palliative
- Gastroenterologia
- Medicina Nucleare
- Nutrizione
- Oncologia
- Psicologia
- Radiologia
- Radioterapia
Case Manager Claudia Spadoni
e-mail: claudia.spadoni@sanita.marche.it
Tel. 0721/882736 dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 15
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