Una struttura mobile all’avanguardia, il cosiddetto CELL EXPLORER, ha dato vita ad una formazione medico-scientifica basata sulla teoria dell’experiential learning, ossia simulazione esperienziale.
Il cuore della città si è trasformato, per un giorno, in un ospedale. A fare da reparto un moderno motorhome dove oltre 25 ematologici provenienti dalle Marche e dall’Umbria hanno trattato 4 casi clinici complessi. Non lo hanno fatto con la formula della discussione a tavolino, ma simulando, insieme a pazienti-attori, le terapie da attuare per combattere la leucemia mieloide cronica. Solo nelle Marche sono in cura circa 300 pazienti affetti da questa patologia, una sessantina solo nel Centro degli Ospedali Riuniti Marche Nord.
Dentro il Motorhome, con l’utilizzo di tecnologie altamente interattive, in tempo reale i medici hanno consultato esami e preso decisioni in merito alle terapie discutendo le più adeguate per i diversi casi affrontati. Questa iniziativa di formazione, che in Italia ha già toccato 7 città e Pesaro rappresenta la sede ufficiale per le regioni centrali, va incontro alle necessità di aggiornamento degli specialisti ematologi per prepararli all’utilizzo più appropriato delle moderne terapie attraverso le tecnologie più innovative. La novità, in questo caso, sta proprio nel metodo di formazione medico-scientifica basato sulla teoria dell’experiential learning, ossia simulazione esperienziale.
"Attualmente l’aspettativa di vita dei pazienti è quasi uguale a quello della popolazione generale – spiega Giuseppe Visani, Direttore dell’Ematologia e Centro Trapianti di Midollo Osseo di Marche Nord – ma la grande novità è che oggi con l’arrivo dei nuovi farmaci, il nostro obiettivo è diventato ancora più ambizioso: interrompere la terapia senza che la malattia si possa ripresentare e arrivare quindi a una vera e propria guarigione. L’innovazione terapeutica in ematologia si muove molto velocemente e richiede quindi uno sforzo di aggiornamento continuo da parte degli ematologi affinché le potenzialità delle nuove terapie siano colte pienamente a beneficio dei pazienti – conclude Visani -. Di pari passo cresce la necessità di disporre di progetti educazionali sempre più efficaci che, avvalendosi della metodologia esperienziale supportata da tecnologie sofisticate, coinvolgerà i discenti direttamente e potrà consentire un miglior apprendimento".
Il progetto, denominato "I-Chromyk (Interactive experience on CHROnic MYeloid leuKemia) e promosso dall’azienda farmaceutica Novartis nell’ambito del suo impegno nella lotta contro la Leucemia Mieloide Cronica con la collaborazione tecnica del Center for Experential Learning (CELL) di Padova, è patrocinato dal Comune di Pesaro, dalla sezione AIL di Pesaro e dagli Ospedali Riuniti Marche Nord.
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