L’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino attiva il servizio di infermiere di famiglia e comunità presso il Comune di Mombaroccio finalizzato alla gestione della cronicità con l’individuazione precoce della persona fragile e del suo nucleo famigliare. L’accesso è libero con ricetta del Medico di Medicina Generale con richiesta di 8 prestazione infermieristiche. Attivo anche un numero di cellulare, disponibile il lunedì e il venerdì dalle 7.30 alle 13.30 e il mercoledì dalle 13 alle 19.
“Continua l’implementazione dei servizi territoriali – spiega il Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – vicini alle famiglie nel quotidiano. Un ambulatorio che garantisce continuità di cure, grazie alla professionalità degli infermieri e si pone come obiettivo quello di assicurare ai cittadini la disponibilità di servizi a carattere sanitario, erogabili direttamente nel luogo di residenza, potenziando quelli già esistenti ed attivandone, al fine di ridurre, per quanto possibile, il ricorso a spostamenti fuori dal territorio comunale. Un’attività infatti che offre assistenza specializzata e orientamento ai cittadini, anche per utilizzare al meglio i servizi offerti dal sistema socio sanitario, con lo scopo di migliorare l’accessibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria primaria e garantire la presa in carico dei cittadini ed il mantenimento della continuità assistenziale in collegamento con ospedale e servizi sanitari territoriali. Questi ambulatori diventano di fatto presìdi per fare prevenzione, informazione, controlli periodici, in modo da ridurre possibili complicanze ed accessi inappropriati al Pronto soccorso, ma soprattutto per evitare che i cittadini, una volta dimessi dalle strutture ospedaliere, siano disorientati”.
“L’ambulatorio sarà aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì – aggiunge il direttore delle Professioni Sanitarie Stefania Rasori – gli orari di apertura dell’ambulatorio potranno variare se verrà riscontrata un incremento delle attività prestazionali (ambulatorio infermieristico) a fronte della vera natura dell’infermiere di famiglia. Inoltre, prima e dopo l’orario dell’ambulatorio, l’attività dell’Infermiere di Famiglia si svolgerà al domicilio delle persone individuate con l’ausilio del medico di medicina generale per la presa in cura e l’erogazione delle attività specifiche presso la zona di competenza”.
“Stiamo lavorando per potenziare la sanità territoriale e realizzare servizi più vicini ai cittadini, specie ai più fragili – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini – Il diritto alla salute va garantito a tutti i cittadini sia che vivano nelle città che nei centri più piccoli dell’entroterra. La domanda sanitaria, con l’invecchiamento della popolazione, sta aumentando in maniera esponenziale, per questo stiamo ricostruendo la sanità per evitare la concentrazione delle risorse solo negli Ospedali e per sostenere il territorio con tutta una serie di servizi: infermieri di famiglia, di comunità, punti salute e farmacie di servizi”.
Infine, sarà presente la modulistica personalizzata per il territorio in oggetto sviluppata per il percorso della presa in cura della persona e del care giver, con un sistema informatico, riconosciuto a livello regionale, per l’inserimento dei dati delle specifiche attività.
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