Breast unit, un team per la patologia mammaria

Il direttore della Chirurgia Generale di Marche Nord presenta la squadra e il percorso della donna affetta da patologia mammaria. “La nostra struttura è la migliore delle Marche. Lo dice il Piano Nazionale Esiti”.

"Lo abbiamo definito un corso ma in realtà sarà la presentazione a tutti i medici della provincia di quello che a Pesaro e Fano si fa da tempo". Inizia così Costantino Zingaretti, direttore della Chirurgia Generale di Marche Nord, la conferenza stampa di presentazione dell’incontro che si terrà sabato 9 maggio a Palazzo San Michele a Fano.

La conferenza stampa preannuncia ciò che nel dettaglio verrà poi illustrato durante l’incontro, ossia la nascita di una unità operativa semplice dipartimentale di Breast Unit, "una risposta efficace, soprattutto appropriata, che avrà la sua sede istituzionale proprio al Santa Croce. Anche se da oltre un decennio la patologia mammaria viene affrontata nei nostri ospedali, ora abbiamo una organizzazione precisa che vanta 3 chirurghi generali dedicati (Domitilla Foghetti, Paolo Tescione e Andrea Tinti), più 1 chirurgo plastico (Giovanni Umberto Agostinelli) ed una serie di figure che ruotano intorno alla patologia come il radiologo, il fisioterapista e il medico di medicina nucleare. Un team dedicato che risponde, finalmente, alla normativa europea che impone, entro il 2016, la presenza della Breast unit negli ospedali di tutti gli stati membri. Marche Nord ha anticipato i tempi dando una risposta istituzionale, e non di mercato, alla patologia mammaria".
Integrazione chirurgica – "Da 4 mesi – continua Zingaretti – il team di Fano e di Pesaro è integrato, con la chirurgia pesante al San Salvatore e la Day Surgery al Santa Croce. I risultati sono già evidenti. Non lo diciamo noi ma il Piano Nazionale Esiti che piazza la chirurgia di Marche Nord come la prima delle Marche non solo per i numeri ma per i suoi esiti finali, con i migliori indici della Regione. Ma se vogliamo parlare di numeri, solo nei prima 4 mesi di attività a Fano, abbiamo già eseguito 600 interventi e contiamo di chiudere il 2015 con 1500 procedure"
Lavori e criticità – Il Direttore Generale non poteva che ringraziare Maria Teresa Montella, direttore sanitario di Marche Nord fino alla scorsa settimana, artefice – in un solo anno – delle principali, quanto difficili, integrazioni: "Dobbiamo questi risultati anche a lei – ha detto Aldo Ricci – che ha lasciato l’azienda per motivi personali". Poi racconta il futuro partendo proprio dai lavori in corso per il nuovo blocco operatorio e polo endoscopico di Fano: "Se non ci saranno intralci contiamo di attivarlo nella primavera del 2016, e lì andrà anche la Iotr, la radioterapia intraoperatoria destinata a circa il 15% dei pazienti". A dimostrare che Marche Nord è il punto di riferimento provinciale – e non solo – per le Urgenze, è anche la Cardiologia Interventistica, meglio conosciuta come Emodinamica "che ha aumentato la sua attività del 40% assorbendo anche il bacino di Senigallia".
Il Direttore generale si apre anche ai problemi da risolvere: "Purtroppo soffriamo l’assenza di posti letto di post acuzie sul territorio provinciale, mentre all’interno di Marche Nord dobbiamo incrementare quelli della medicina d’urgenza. Ora sono 14 ma dovremmo attivarne almeno 20. Per farlo ci servono infermieri: 5 o 6 arriveranno nel corso del 2015, mentre nel piano di assunzioni del 2016 ne abbiamo già previsti almeno altri 6 o 7. Altri verranno recuperati grazie alle integrazioni in corso. Personale che andrà anche impiegato per creare una Tipo, ossia una Terapia Intensiva Post Operatoria, una struttura per pazienti acuti dedicata alle chirurgia. Nelle Marche ancora non c’è".

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