Due anni di chirurgia mini-invasiva a Marche Nord. Con l’acquisto delle tecnologie bio-medicali più avanzate, l’azienda ospedaliera Marche Nord, ha completato l’offerta per le patologie di interesse chirurgico. Avere a disposizione la chirurgia tradizione, quella laparoscopica e la robotica permette ai chirurghi di personalizzare il percorso terapeutico del paziente e di rispondere alle indicazioni date dai team multidisciplinari oramai esistenti per tutti i tipi di neoplasia.
“Con l’arrivo delle colonne laparoscopiche e del Robot da Vinci – spiega il primario di chirurgia generale di Marche Nord, Alberto Patriti – è partita l’attività di chirurgia laparoscopica e mini-invasiva che ora i cittadini della provincia trovano disponibili anche a Marche Nord. E’ l’equipe specializzata che analizza la situazione del paziente e scegliere quale metodo utilizzare per offrire il miglior servizio al malato. Il nostro obiettivo è quello di dare lo standard più elevato possibile ai nostri pazienti”.
Il percorso di cura personalizzato significa che ogni singolo paziente, ogni singolo esame diagnostico effettuato, viene rivisto e valutato in maniera collegiale. A seguito di un’attenta analisi per intervenire si utilizzerà la chirurgia tradizionale, quella laparoscopica o quella robotica, tutto dipende dal paziente e dalla sua situazione. La chirurgia robotica – continua Patriti – invece del bisturi, a livello del torace o dell’addome, per operare utilizza il robot che non necessita di grandi incisioni, ma utilizza piccoli fori di mezzo centimetro. Quello che cambia nell’immediato sono i vantaggi per il paziente. Con i nuovi strumenti, infatti, per il paziente diminuisce il trauma chirurgico, lamenta meno dolore, si sveglia più velocemente. Insomma a fare la differenza è il post operatorio, con tempi di ripresa molto più brevi”.
Grazie ai finanziamenti che la regione Marche ha riconosciuto all’azienda ospedaliera, è stato possibile acquistare le moderne tecnologie medicali. In Italia, si esegue chirurgia laparoscopica avanzata solo nel 12 per cento delle strutture. Sono interventi costosi che si realizzano solo a vantaggio del paziente, richiede chirurghi esperti anche nelle tecniche tradizionali. Solo così si può applicare anche la chirurgia mini invasiva che dal punto di vista tecnico complica la vita, ma che applicata ad alcune discipline e patologie ha benefici notevoli per il paziente.
“Il buon medico – afferma Patriti – deve capire quale sia la migliore terapia per il paziente che ha di fronte, deve scegliere quale sia quella su misura per il malato. Un parametro che ritengo importante sono i tempi operatori. Se si riesce a fare lo stesso intervento più o meno negli stessi tempi operatori si può fare con qualsiasi metodo. Se bisogna approcciare una patologia molto complessa e la sua esecuzione, per esempio, con il metodo mini invasivo può produrre un allungamento estremo dei tempi operatori o esporre il paziente a rischi, si deve procede con la chirurgia tradizionale”.
Marche Nord è diventato, inoltre, uno dei cinque centri in Italia a fare chirurgia toracica robotica. Il robot e la toracoscopia vengono utilizzati per il trattamento del tumore polmonare e del timo. Evitare incisioni al torace, quando possibile, riduce enormemente il dolore post-operatorio e non compromette la funzione respiratoria accorciando i tempi di recupero.
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