Il Direttore sportivo Consultinvest basket Pesaro e il primario dell’Oncologia di Pesaro intervengono all’assemblea di istituto del liceo classico Nolfi di Fano
Cosa hanno in comune Stefano Cioppi, direttore sportivo Consultinvest basket Pesaro, e Giammaria Fiorentini, direttore dell’oncologia del San Salvatore? Forse nulla, ma questa mattina il mondo sportivo e quello sanitario si sono incrociati in un luogo insolito: all’assemblea di istituto del liceo classico Nolfi di Fano, a cui hanno partecipato gli studenti del primo e secondo anno. Ad invitarli i professori del Nolfi, Marcantoni e Piermattei, e quattro studenti, Margherita Giambattistoni, Maria Chiara Renier, Giacomo Cesaretti e Davide Giacometti.
Al centro dell’incontro gli stili di vita, le dipendenze da alcool, droga e fumo. In cattedra Cioppi e Fiorentini che hanno ben mescolato le loro attitudini. Il direttore sportivo della Consultinvest Pesaro non poteva che trattare l’argomento entrando a gamba tesa sullo stile di vita di giocatori che lui conosce molto bene. Il primo, un esempio di vita, non poteva che essere Chris Wright, il play malato di sclerosi multipla: "Grazie ad un farmaco, alla volontà e ad uno stile di vita corretto, è riuscito a superare le difficoltà e a diventare un giocatore professionista".
Un esempio calzante, che non poteva che scuotere gli studenti del Nolfi. Ma per un esempio da seguire, Cioppi non si è neppure risparmiato su chi, invece, ha buttato all’aria una carriera. "Joe Pace, ex della Scavolini, e Charles W. Yelverton, entrambi due campioni del passato, hanno condotto una vita sregolata fatta di droga e alcool; oggi sono quasi due barboni". Queste le conseguenze a lungo termine, ma una vita sregolata può anche andare ad incidere sulla carriera in corso come è successo a Thabo Sefolosha, campione NBA, che non parteciperà ai playoff "perché alla vigilia della partita è rimasto coinvolto in una rissa. Probabilmente aveva fatto uso di sostanze, droga o alcool. Resta il fatto che durante lo scontro si è rotto il perone, e ora sta in panchina".
Esempi pratici, quelli di Stefano Cioppi, ma giusti, capaci di toccare i giovani di 15 e 16 anni che spesso pensano di avere il pieno controllo della loro vita. A Giammaria Fiorentini il compito di sparare a zero su droga, fumo, alcool e doping, e di far vedere cosa succede al corpo, nel breve e nel lungo periodo, quando si assume uno stile di vita sregolato.
La sua relazione è stata inviata ai ragazzi via email, poi il primario dell’Oncologia si è impegnato a redigere un questionario che verrà somministrato in forma anonima. "Lo scopo? Capire cosa sanno davvero i giovani su droga, alcool e fumo – ha detto Fiorentini -. Capire se ne fanno uso, in che modo e con che frequenza. I questionari, proprio perché anonimi, ci daranno un quadro reale della situazione, poi verranno inviati alle istituzioni per cercare gli strumenti giusti per portare i nostri ragazzi ad una vita corretta e consapevole".
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