Covid-19: continuità all’assistenza oncologica

Adottate misure organizzative in grado di rispondere alle esigenze dei pazienti oncologici nella fase 1 della pandemia. Garantiti i ricoveri ordinari, le attività di Day Hospital e i trattamenti chemioterapici. L’Unità operativa complessa di Oncologia di Marche Nord sta già lavorando alla fase 2.

Ricoveri, day hospital e trattamenti chemioterapici non si sono fermati. A cambiare, dal 25 febbraio scorso, sono state le modalità di accesso dei pazienti e di confronto con i professionisti. Le Oncologie di Pesaro e Fano, seguendo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Associazione Oncologi Italiani, hanno adottato misure organizzative capaci di garantire assistenza ai pazienti oncologici e, al tempo stesso, tutelare la loro sicurezza riducendo i rischi di infezione da COVID-19.

Vengono garantite in regime di sicurezza tutte le terapie immunologiche e chemioterapiche infusive non dilazionabili, e le terapie ambulatoriali orali antineoplastiche tramite contatto telefonico, verifica online degli esami e prescrizione diretta dei medicinali alla Farmacia ospedaliera. Grazie alla collaborazione di Associazioni di volontariato e Protezione civile, nelle situazioni di maggiore difficoltà i farmaci antineoplastici vengono portati direttamente a casa.

L’attività di ricovero si è trasferita all’interno del reparto di Ematologia con esecuzione del tampone in entrata, mentre per i pazienti che devono effettuare il Day Hospital viene adottato un sistema di doppio screening dei sintomi che prevede una intervista  il giorno precedente e al momento dell’accesso. I casi oncologici in carico alla struttura e all’interno dei percorsi diagnostici terapeutici assistenziali, quindi seguiti da una equipe multidisciplinare, anche durante questa emergenza sanitaria vengono discussi dai professionisti al fine di stabilire le necessarie cure oncologiche o radioterapiche. I controlli ambulatoriali di follow up sono stati riorganizzati: proprio per evitare assembramenti negli ambulatori, i pazienti vengono contattati telefonicamente e valutati in base agli esami diagnostici effettuati al fine di scegliere un percorso di cura mirato, appropriato e sicuro.

Cambia la forma ma resta invariata la sostanza: “Queste nuove misure ci hanno consentito – spiega il direttore dell’Oncologia di Marche Nord Paolo Alessandroni – di affrontare la fase 1 della pandemia garantendo l’assistenza ai pazienti oncologici, una assistenza che è stata anche apprezzata. Grazie ai contatti telefonici con i professionisti, i pazienti hanno condiviso le loro ansie riguardo la malattia e la pandemia in corso”. Ora l’equipe pensa alla fase 2: “In collaborazione con l’Oncologia della Università di Ancona, stiamo raccogliendo il feedback dei pazienti marchigiani attraverso un sondaggio online anonimo per cercare di cogliere i loro suggerimenti e affrontare il prossimo futuro con una organizzazione efficace costruita anche grazie alle loro proposte”.

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