In occasione della prima Giornata mondiale bambini e bambine, l’Ast Pu attiva una procedura per far fronte all’emergenza pediatrica, attraverso la creazione di un manuale tascabile pediatrico, basato sul nastro di broselow, integrato ed adattato alla nostra realtà. Un ‘metro’ che permette agli operatori di gestire i piccoli pazienti riducendo i tempi di intervento per la scelta del dosaggio e dei presidi da utilizzare. Un manuale tascabile distribuito a tutti i reparti e presente in ogni zaino in emergenza.
“Uno strumento per gestire il paziente pediatrico in sicurezza – spiega il direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – realizzato per tutte le strutture ospedaliere del territorio. Un lavoro importante dei nostri medici e infermieri, per rendere i nostri nosocomi a misura di bambino, per un paziente che, al contrario degli adulti, ha necessità di un diverso approccio e diverse procedure di intervento”.
“Una procedura innovativa – aggiunge Stefania Rasori Direttore delle Professioni Sanitarie – attivata in poche realtà in Italia a disposizione dei nostri operatori. Uno strumento adeguato che rende disponibili e prontamente utilizzabili tutti quei farmaci e presidi utili per affrontare correttamente l’emergenza, uniformando comportanti e utilizzando dispositivi quanto più uniformi tra le unità operative coinvolte, rendendo più immediate le decisioni riguardo la scelta delle attrezzature e il dosaggio e la diluizione dei vari farmaci”.
Su novanta mila accessi in Pronto Soccorso, infatti, il dieci-quindici per cento, è costituito da pazienti pediatrici, compresi tra i lo zero e i quattordici anni. La maggior parte degli errori che si presentano in un’emergenza pediatrica sono relativi alla terapia, inoltre la mancanza di dosaggi farmacologici standardizzati e la necessità di eseguire calcoli e proporzioni ‘peso dipendenti’, rendono necessarie una serie di operazioni mentali che sono soggette ad imprecisioni.
“Il bambino – afferma il direttore della Pediatria, Lorenzo Tartagni – non può essere trattato come un adulto. E’ un paziente che richiede un processo di assistenza totalmente personalizzato. La maggior parte degli errori che si verificano durante un emergenza pediatrica riguarda la somministrazione dei farmaci derivante da un’errata valutazione del peso del bambino, che porta quindi ad avere un’inesattezza di dosaggio. Per questo è importante questa procedura e questo manuale. È fondamentale che gli operatori siano correttamente formati su quali siano i metodi più idonei per la determinazione del peso del bambino in regime di emergenza, in modo tale da ridurre al minimo i rischi sul paziente. Il manuale va in questa direzione, aiutando l’operatore a scegliere accuratamente il tipo di presidio più adatto all’occasione e il corretto dosaggio farmacologico: due aspetti da non sottovalutare soprattutto durante un intervento di emergenza”.
“Con l’utilizzo del nastro di Broselow – espongono gli operatori Francesco Mazzanti e Alessio Irace che hanno lavorato alla procedura – si ricava il peso misurando l’altezza del bambino, in rapporto ai percentili. E’ lungo circa 1.5 metri ed è suddiviso in nove colori, con una freccia rossa ad un’estremità. Ogni colore corrisponde ad una fascia di peso del bambino e in ogni tratto di scala colorata sono descritti i farmaci e i presidi da utilizzare per quel tipo di peso. Gli operatori sono stati formati all’utilizzo del manuale e del nastro, così da poter operare in totale sicurezza, elevando la qualità delle prestazioni che vengono erogate al paziente pediatrico”.
“L’emergenza pediatrica – concludono Michele Tempesta, Direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione e Antonella Battistini infermiera con incarico di funzione Dipartimento Emergenza e Accettazione – può rappresentare una criticità anche per gli operatori sanitari più esperti e preparati dei vari reparti. Sono eventi complessi che espongono l’operatore ad un elevato livello di stress, aumentando così di conseguenza anche la probabilità di errore. Per questo questa procedura diventa essenziale e ringraziamo tutti gli operatori che hanno reso possibile l’utilizzo da parte dei reparti”.
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