In Ortopedia degenza ridotta con la chirurgia mini-invasiva

Il Direttore della struttura De Simoni: “Circa il 70% degli interventi ortopedici ha un regime di ricovero ambulatoriale o in day surgery”.

Nuove metodiche e circa 1.200 interventi di chirurgia programmata all’anno, di cui 70% in regime ambulatoriale o day surgery. Il reparto di Ortopedia dell’azienda ospedaliera Marche Nord è  all’avanguardia per gli interventi che prevedono un regime di ricovero massimo di una notte. “Dallo scorso anno – spiega il direttore Unità Operativa Complessa Ortopedia e Traumatologia di Marche Nord Pier Angelo De Simoni – si è assistito all’introduzione di nuove metodiche e di un tipo di chirurgia d’avanguardia che ha permesso di aumentare gli interventi in day surgery, cioè che permettono al paziente di poter uscire dall’ospedale dopo poche ore dall’intervento con una riduzione del dolore notevole. Tecniche che avranno sempre maggior sviluppo grazie ai miglioramenti dei processi organizzativi, delle tecniche anestesiologiche e delle tecniche chirurgiche. Lo spazio chirurgico che ci offre il presidio di Fano ci permette di portare avanti tale percorso evitando l’interferenza della traumatologia che segue invece un percorso diagnostico assistenziale completamente diverso sull’ospedale di Pesaro”.

Uno degli esempi più rappresentativi è la patologia dell’’alluce valgo’, spesso invalidante che colpisce un gran numero di persone quasi sempre donne. Esso va operato solo quando la deformità è grave e vi provoca disagio e dolore significativi. “La chirurgia – aggiunge Luca Memè dell’equipe di ortopedia di Marche Nord – non deve essere una cura per soli scopi estetici. La chirurgia classica è spesso dolorosa e noiosa nel suo lungo recupero. Però negli ultimissimi anni le innovazioni in questo campo mediante la moderna chirurgia mini-invasiva sta dando ottimi risultati proprio in termini di dolore ridotto nel post-operatorio e nella velocità del ritorno alle normali attività quotidiane”. Nel polo operatorio del Santa Croce si pratica la chirurgia mininvasiva del piede” attraverso la quale eseguiamo la correzione delle deformità mediante piccoli, puntiformi accessi chirurgici (M.I.P.O.: mini invasive percutaneous ostetomy). Tale metodica chirurgica permette un recupero veloce della deambulazione, tanto che il paziente già il giorno stesso cammina, il dolore post operatorio è ridotto del 90 per cento rispetto alle metodiche più invasive e l’aspetto estetico della procedura è migliore.

Inoltre, l’ortopedia dell’Azienda Marche Nord, presso il blocco operatorio dell’Ospedale di Fano, ha eseguito, nel 2018, 732 interventi chirurgici di tipo ortopedico programmato. Gli interventi eseguiti prevedono un regime di ricovero massimo di una notte. La maggior parte degli interventi sono in regime ambulatoriale (senza ricovero: es. tunnel carpale, dita a scatto….) o mediante il day surgery, o “chirurgia di un giorno”. Tale regime rappresenta la modalità clinico-organizzativa per effettuare interventi chirurgici o procedure diagnostico terapeutiche invasive, in regime di ricovero limitato alle sole ore del giorno, in anestesia generale, loco-regionale o locale. Ciò consente un precoce ritorno al proprio ambiente familiare, riducendo al minimo il disagio generato dall’ospedalizzazione. Solo in alcuni casi viene eseguita la procedura di “One Day Surgery”, un regime di ricovero breve che prevede una sola giornata di degenza.

“In ambito percentuale – conclude De Simoni – circa 70% degli interventi programmati ha un regime di ricovero ambulatoriale o day surgery. Oltre alla chirurgia artroscopica del ginocchio, negli ultimi anni è stata implementata la chirurgia artroscopica della spalla (riparazione della lesione dei tendini della cuffia dei rotatori…), la chirurgia mininvasiva del piede ”attraverso la quale eseguiamo la correzione delle deformità”.

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