Oncologia, medici stranieri a scuola a Pesaro

Paolo Coschiera, Giammaria Fiorentini e Luca Mulazzani hanno illustrato le nuove tecniche locoregionali a colleghi stranieri su un paziente inviato dall’area vasta fiorentina

Camice verde, mascherina e guanti sterili. Questo l’abbigliamento degli oncologi venuti da Barcellona, Bonn e dalla Croazia per imparare le tecniche loco regionali dai professionisti di Marche Nord. A guidare le loro mani Paolo Coschiera, primario della Diagnostica per Immagini insieme al collega Luca Mulazzani, e Giammaria Fiorentini, direttore dell’Oncologia di Pesaro. A lui si deve l’applicazione dei trattamenti loco regionali a Marche Nord che consistono in sedute chemioterapiche mirate, che vanno ad aggredire solo l’organo malato senza colpire le zone sane.

"Nonostante questa non sia una azienda universitaria – spiega Fiorentini – abbiamo professionisti qualificati in grado di insegnare tecniche all’avanguardia. Gli strumenti tecnologici ci sono, le competenze pure". La seduta di vera formazione si è svolta giovedì scorso nelle sale del presidio San Salvatore di Pesaro; il paziente sottoposto al trattamento loco regionale, a cui hanno assistito lo specialista spagnolo Fernando Gomez Munoz dell’ Hospital Universitario Peset di Valencia, Attila Kovacs di Bonn e altri colleghi di Zagabria, è stato inviato dall’area vasta fiorentina.

"Era al suo secondo ciclo di terapie loco regionali per il trattamento di metastasi epatiche al fegato" ha spiegato Fiorentini che insieme a Coschiera e Costantino Zingaretti, direttore della Chirurgia generale di Pesaro, hanno organizzato il convegno internazionale di Oncologia che si è svolto a in città venerdì 7 marzo. Un appuntamento che ha portato a Pesaro centinaia di specialisti provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Vai alla Galleria Fotografica

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