Podio per Emodinamica: per Agenas è tra le migliori in Italia

Inaugurati i due angiografi per il reparto di Emodinamica dell’Ast Pu, una tra le prime tre strutture in Italia per il rispetto degli standard di qualità così come registrato da Agenas nel Programma Nazionale Esiti, per un investimento di oltre 1 milione di euro. L’ospedale di Pesaro, infatti, è un’eccellenza nella garanzia della tempestività di accesso all’angioplastica coronarica entro novanta minuti nei pazienti affetti da infarto miocardico acuto (Stemi).

I dati e l’inaugurazione dei due nuovi dispositivi è avvenuta durante il corso di una conferenza stampa, all’ospedale San Salvatore, alla presenza del Direttore Generale Ast Pu, Alberto Carelli e del Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini. “Nell’elenco delle strutture ospedaliere che negli ultimi quattro anni (2020-2023) – spiega il Direttore Generale Ast Pu Alberto Carelli – hanno garantito costantemente il rispetto degli standard di qualità previsti dal ministero, ovvero oltre il 70% di PTCA trattate entro 90 minuti dal primo accesso nella struttura di ricovero, abbiamo l’Emodinamica dell’Ast che con l’Ospedale di Pesaro ha stabilmente rispettato gli standard di qualità. Una struttura di eccellenza con un’organizzazione che ha permesso di raggiungere un risultato così importante. Per questo in primis voglio ringraziare i professionisti che con la loro dedizione possono vantare questo successo. In un reparto in cui proprio in questi giorni è in funzione il secondo angiografo: un macchinario che aggiunto a quello installato lo scorso mese contribuirà in maniera determinante a favorire tempestività ed efficacia nei percorsi di cura. Stiamo mettendo, grazie alla regione Marche, le migliori tecnologie a servizio dei professionisti e dei pazienti. Un parco tecnologico completamente rinnovato presso la UOSD Cardiologia Interventistica dell’AST Pesaro Urbino, per un costo complessivo superiore a euro 900mila, più lavori per euro 150mila circa”.

Equipe medica e infermieristica di Emodinamica

“I due dispositivi – aggiunge Lucia Marinucci Responsabile Struttura Semplice Dipartimentale Emodinamica e Cardiologia Interventistica – consentono lo studio invasivo e gli interventi sul cuore e sono integrati con tutte le tecnologie all’avanguardia di diagnostica di immagine e funzionale e consentono di effettuare procedure con la massima accuratezza, risoluzione e precisione. Caratteristiche che ci permetteranno di lavorare con ancora maggiore tempestività di intervento. Voglio ringraziare tutta la mia equipe per l’ obiettivo registrato dal Piano Nazionale Esiti, che ci vede tra le prime strutture in Italia per uno dei parametri che più caratterizzano l’eccellenza e la qualità delle cure. Un risultato raggiunto anche grazie alla sinergia di tutte le altre unità operative: cardiologia, 118, pronto soccorso, ingegneria clinica e gli uffici tecnici. Tutti sono fondamentali per elevare sempre di più i servizi che offriamo ai cittadini. Ogni procedura e ogni passaggio è stato studiato per permettere di anticipare il più possibile i tempi, anche con la preparazione della sala. Tutto è organizzato per permettere di registrare ogni secondo, operazione che ci permette di monitorare le tempistiche provando sempre a semplificare e dunque migliorare”.

Un’attività completamente digitalizzata: “Abbiamo costruito un cruscotto di business intelligence – spiega il direttore FF dell’Ingegneria Clinica Mauro Luciani – che offre, in modalità real-time, una serie di informazioni comprendenti le generalità dei pazienti, le patologie per cui vengono eseguiti gli esami, il tipo e il numero di esami o procedure effettuate, gli operatori coinvolti, farmaci/dispositivi medici e strumenti elettromedicali utilizzati, il tempo di fluoroscopia, la durata dell’esame, la diagnosi ricavata dall’esame o il risultato dell’intervento e le eventuali complicanze nonché il calcolo automatico del Door-to-Baloon (DTB)”. Il DTB è una misurazione del tempo nell’assistenza cardiaca d’urgenza (ECC), in particolare nel trattamento dell’infarto miocardico con sopra livellamento del tratto ST (o STEMI). L’intervallo inizia con l’arrivo del paziente al pronto soccorso e termina quando una guida del catetere attraversa la lesione responsabile nel laboratorio di cateterizzazione cardiaca . A causa del detto secondo cui “il tempo è muscolo”, ovvero i ritardi nel trattamento di un infarto miocardico aumentano la probabilità e la quantità di danni al muscolo cardiaco dovuti all’ipossia localizzata, le linee guida raccomandano un intervallo DTB non superiore a 90 minuti. “Il cruscotto statistico – conclude – diviene pertanto uno strumento con finalità di uso interno per la verifica degli indicatori di qualità e quindi per un giudizio sulle caratteristiche dell’attività svolta dal quale possono scaturire progetti di modifica dell’organizzazione al fine di migliorare continuamente le performance”.

“Anche in merito alle liste di attesa per l’angioplastica coronarica e la coronarografia – afferma la Marinucci – sfioriamo il cento per cento della soddisfazione. Un trattamento che per l’Ast di Pesaro Urbino avviene in Day hospital, senza ricovero, scollegando la procedura dalla necessità e dalla disponibilità di un posto letto. Siamo l’unica struttura nelle Marche a realizzarlo senza degenza e questo ci permette non solo vantaggi in termini di risparmio (da quando abbiamo iniziato questa procedura, dal 2005, abbiamo calcolato un risparmio di 171 mila giornate di ricovero in meno), ma abbiamo permesso a tutti di avere accesso alle cure in tempi veloci”.

angiografo
Angiografo

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il nuovo direttore della Radioterapia Oncologica dell’Ast. “Un curriculum eccellente. Un acquisto importante per la nostra azienda e per i pazienti. Un professionista con un percorso importante non solo per quanto riguarda la clinica ma anche per quello che è riuscito a realizzare nell’ambito della ricerca nel campo oncologico e dell’attenzione all’innovazione delle nuove cure”.

“Sono molto contento di essere approdato nelle Marche – afferma Giampaolo Montesi – e in questa splendida città, ricca di bellezze naturali e cultura. Trovo un reparto all’avanguardia tecnologica, anche con macchinari unici sul territorio nazionale. Ringrazio il Dr. Bunkheila che ha creato questa realtà e in particolar modo ringrazio il Dottor Blasi che con competenza dedizione e pragmatismo l’ha portata avanti fino ad oggi. So di avere una squadra eccellente fatta di medici e fisici giovani, competenti motivati, ma soprattutto splendide persone al pari di tutto il personale del comparto tecnico-infermieristico. La sfida generale è quella di restituire alla radioterapia oncologica un ruolo centrale nella cura del paziente affetto da malattia tumorale, sia dal punto di vista clinico che scientifico, di facilitarne i percorsi di presa in carico e ampliare il più possibile l’offerta terapeutica per la popolazione. Tutto questo si dovrà realizzare necessariamente in sinergia con i gruppi oncologici multidisciplinari e con tutti i professionisti di questa Azienda”.

“La prima causa di morte in Italia sono le patologie del sistema cardiocircolatorio e Pesaro è una eccellenza a livello nazionale, c’è il top sia a livello di professionisti che di attrezzature proprio per queste malattie – dichiara il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Stiamo investendo risorse importanti per l’ammodernamento delle apparecchiature e le Marche sono tra le prime regioni in Italia per strumentazioni più nuove e meno obsolete. Nell’Azienda Sanitaria Territoriale di Pesaro Urbino ci sono dei professionisti che hanno dimostrato a livello nazionale la loro caratura”. Saltamartini rispondendo ai giornalisti è intervenuto anche sulla questione dell’Atto Aziendale spiegando che “in provincia di Pesaro Urbino ha una rilevanza particolare per la fusione di due Aziende, l’Ast e l’Azienda Marche Nord, ma non è espressivo di una modifica funzionale, è la fotografia di una organizzazione esistente” che è già operativa. Il Vice Presidente ha ricordato che “le Marche sono una Regione benchmark nel rispetto all’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), ed avendo il pareggio di bilancio gode di una quota premiale che già dal prossimo anno porterà più risorse anche sul Servizio Sanitario di questa provincia che significa che potremo assumere personale infermieristo e medico per contrastare la mobilità verso l’Emilia Romagna. Stiamo cercando di allargare l’offerta di servizi sanitari disponibili”.

Il Curriculum del dr. Montesi parte con una laurea con massimo dei voti in Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia e Tirocinio in Neuroscienze de CHU Université Rennes 1, Francia. Specializzazione con Lode in Radioterapia dell’Università degli Studi di Perugia. Dirigente Medico con incarico di alta professionalità in Radioterapia Guidata dalle Immagini nell’ULSS5 Regione del Veneto. È Professore a Contratto e titolare di insegnamento in Radioterapia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’ Università degli studi di Padova. Ha un elevato profilo scientifico e accademico è autore, co-autore e peer reviewer di numerose pubblicazioni su riviste internazionali indicizzate, possiede un H index personale di 11 con circa 400 citazioni all’attivo. Ha un imponente attività divulgativa congressuale come relatore e moderatore ad eventi scientifici nazionali e internazionali. È membro attivo della società scientifica AIRO, dove ha ricoperto il ruolo di: Segretario della commissione nazionale per la comunicazione , consigliere con funzioni segretariali del gruppo di studio per la patologia gastroenterica , consigliere del gruppo di studio per la patologia oligometastatica e attualmente ricopre il ruolo di Vice-Coordinatore nazionale del gruppo di studio per la patologia gastroenterica. È revisore delle linee guida ministeriali (SNLG-ISS) della Associazione Italiana di Oncologia Medica AIOM per il tumore del colon. Vanta delle profonde competenze organizzativo-dirigenziali avendo conseguito l’attestato di formazione manageriale per le funzioni di Direzione di Struttura Complessa e dei relativi percorsi di aggiornamento su gestione del territorio e della comunicazione. È in possesso della certificazione ministeriale per le competenze giuridico-ammnistrative nella PA. Referente nei gruppi multidisciplinari Breast-Unit, Gastrointestinale e Oncoematologico ha contribuito al conseguimento della certificazione d’Eccellenza ISO 9001/2015 per la Prostate Cancer Unit. Ha all’attivo più di 2000 trattamenti radianti ad alta complessità con tecniche speciali ed integrazione con terapie sistemiche oncologiche.

GIAMPAOLO MONTESI

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