Santa Croce: inaugurata la nuova Dialisi

Parata di autorità per il taglio del nastro. Ora Pesaro e Fano, con 41 posti letto, possono rispondere alle richieste di tutta la provincia. Intervento importante nonostante il taglio di oltre “4 milioni di euro, due dei quali legati al personale”.

E’ quasi tre volte la vecchia struttura, oltre 1000 metri quadrati di reparto con 21 posti letto, 3 sale per dialisi, 2 sale per infettivi, 1 sala per acuti, un’ala per la dialisi peritoneale, studi per l’attività ambulatoriale e ambienti decisamente più confortevoli. Ecco l’identikit della nuova Dialisi che lo scorso dicembre ha lasciato i vecchi locali per trasferirsi al Padiglione B del Santa Croce di Fano, inaugurata ufficialmente davanti alle autorità, pazienti e familiari sabato 16 febbraio.

Tra gli ospiti d’onore anche il figlio e la moglie di Nerio Serfilippi, delegato Aned, a cui la Direzione aziendale e il primario del reparto Simonetta Oliva, hanno deciso di intitolare la struttura "proprio per il ruolo e l’impegno – ha detto il direttore generale durante la conferenza stampa – che Nerio Serfilippi ha messo per migliorare la qualità della vita dei pazienti seguiti a Fano".

Anche in Dialisi, inoltre, è arrivato il progetto Arte in Ospedale che questa volta può vantare la collaborazione dell’Accademia delle belle arti di Urbino con la quale l’azienda ha attivato un protocollo che prevede la partecipazione degli artisti all’interno degli stabilimenti di Marche Nord. Questa volta le opere sono di Riccardo Bucella, giovane artista fanese e studente della sezione di grafica dell’accademia. Un tocco di colore, blu cobalto, che rievoca proprio l’acqua, elemento che non poteva essere più azzeccato per una struttura come la Dialisi che dell’acqua non può fare a meno.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per fare il punto sullo stato dei lavori al Santa Croce. Prima di tutto i progetti di potenziamento che "dimostrano come la sanità non sia depotenziata nonostante le difficoltà – ha precisato Ricci -. Infatti siamo in procinto di spostare il Pronto soccorso nella vecchia sede proprio per consentire i lavori di ristrutturazione che termineranno alla fine dell’estate. Il taglio di oltre 4 milioni di euro, due dei quali nel personale, non ci hanno impedito di andare avanti. Anzi a breve verrà pubblicato un bando destinato agli infermieri".

Con i 21 posti letto di Fano e i 20 già a Pesaro "possiamo davvero rispondere alle esigenze della provincia – ha concluso il direttore generale – anche in un momento in cui la sanità si sta ristrutturando". All’inaugurazione c’erano proprio tutti, dal sindaco di Fano Stefano Aguzzi all’assessore provinciale Renato Minardi insieme all’assessore comunale di Pesaro Giancarlo Parasecoli, al direttore dell’Area vasta 1 Maria Capalbo e Lolli Schiavo, presidente dell’Aned, associazione sempre in prima linea per i pazienti seguiti dalla Dialisi.

Sui tagli a cui è soggetta la Sanità non poteva non intervenire l’assessore regionale Mezzolani: "Davanti ai tagli lineari imposti dal governo, che non premiano le regioni virtuose come le Marche, sei costretto a fare provvedimenti immediati con risparmi entro l’anno. Stiamo parlando di 600 milioni di euro in 4 anni. Nonostante tutto le Marche sono l’unica regione in Italia che ha consentito il turnover del personale al 70%. Ci siamo assunti questa responsabilità ma è necessario prendere coscienza di ciò che rischiamo se non andiamo avanti con le riforme, evitando polemiche banali che non sollevano il sistema. Abbiamo progetti per il futuro che in un paese normale avrebbero avuto le gambe per camminare, come un ospedale nuovo e unico per le città di Pesaro e Fano. Se non avessimo il problema economico saremmo già al progetto esecutivo. Ora quello che dobbiamo fare è gestire al meglio la fase precedente all’obiettivo finale".

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