Dall’inizio di gennaio sono operativi i quarantuno posti letto di terapia intensiva destinati ad ospitare i pazienti che lottano contro il Covid. L’azienda Marche Nord, la prima nelle Marche, ha completato l’opera di rinnovamento di uno dei reparti chiave della sanità in questo momento di emergenza, adeguando le strutture e dotandole di strumentazione di ultima generazione.
Nella palazzina F del San Salvatore di Pesaro, la stessa che da settembre è stata totalmente riconvertita alle cure per i malati affetti dal virus, sono disponibili 31 letti di terapia intensiva che si vanno ad aggiungere ai 10 già presenti al padiglione C. Si tratta di 41 posti totali, distribuiti in altrettante stanze singole, riconvertibili, terminata l’emergenza in corso, in degenza ordinaria o ad alta complessità. Inoltre grazie all’attivazione di tutti i posti letto e al trasferimento dei pazienti più critici, tornano nuovamente disponibili spazi per altre specialità. I lavori di realizzazione sono partiti il 17 luglio scorso, lo stesso giorno della riconversione in legge del decreto 34/2020 (Legge n.77), con la procedura del general contractor che ha permesso l’avvio dei cantieri in tempi ridotti. Le opere strutturali hanno interessato l’adeguamento alla normativa antincendio dal punto di vista strutturale e impiantistico: nello specifico si tratta di rifacimento di diversi impianti, da quello della distribuzione dei gas medicinali a quello della rete dati, dall’impianto elettrico all’impianto fonia, da quello di chiamata all’aeraulico. In particolare i posti letto di terapia intensiva, oggi 41 in totale a cui si aggiungono i 27 di sub intensiva, sono dotati di tecnologie e dispositivi fondamentali per il monitoraggio e la terapia del paziente grave.
Ogni letto è attrezzato con ventilatore polmonare, sistema di monitoraggio multi-parametrico, pompe infusionali per infondere la terapia endovenosa o enterale in maniera precisa in termini di tempo e dose al paziente. Presente anche la radiografia nel letto opzionale, con l’uso della cassetta porta lastre integrata per eseguire indagini diagnostiche sul paziente direttamente dal letto, senza necessità di spostamenti da una struttura all’altra dell’ospedale. Tutte le informazioni e i monitoraggi sono visualizzabili anche a distanza ed in qualsiasi momento da parte degli operatori sanitari. Ogni postazione è infine provvista di elettrocardiografo, defibrillatore ed ecotomografo per l’ecotomografia che, anche in questo caso, può essere eseguita in loco.
In alto nella foto i coordinatori di Rianimazione e Blocco Operatorio, Valter Patarchi e Nadia Di Giovanni, insieme gli operatori del servizio Tecnico dell’ospedale. Sotto una postazione della terapia intensiva
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