Intervista a Cesare Magalotti, Direttore dell’unità di Senologia Brest Unit provinciale operativa dal 2016: “Questa patologia fa meno paura, ma occorre conoscenza e prevenzione”.
Tante sono le iniziative in questo mese per ricordare alle donne l’importanza della prevenzione del tumore alla mammella.
“I numeri crescono ogni anno di più, ma grazie alla ricerca e alla prevenzione, il tumore al seno fa meno paura anche rispetto a dieci anni fa. Ma non dobbiamo mai abbassare al guardia. Sono ancora tante le donne che arrivano a fare una prima visita con tumori già in fase avanzata. Troppe donne che ancora si chiudono, che non vanno a fare gli esami per timore di affrontare il percorso di cura”.
Quindi prevenzione, prevenzione, prevenzione…
“E’ fondamentale perché prima si conosce la problematica e più alta è la possibilità di salvare la vita alle donne. Accanto alla prevenzione però occorre anche affidarsi a professionisti formati e dedicati ad assistere e curare questa patologia. Nella nostra struttura la donna entra in un percorso senologico con presa in carico completa. Il percorso viene pianificato con follow-up che dura tutta la vita. Per le pazienti seguite da noi, dalla diagnosi all’asportazione passano al massimo 15-20 giorni. Oggi il tumore al seno è la prima causa di morte per le donne. Ma se individuato in tempo per esempio per un carcinoma T1 (indica le dimensioni del tumore in una scala da 1-4) le possibilità di guarire arrivano al 98 per cento. Già se la donna arriva con un tumore di 5 cm la percentuale cala al 30 per cento. Per questo la prevenzione è fondamentale”.
Quando deve iniziare la prevenzione, già in età giovanile?
“I tumori sono sempre biologicamente più aggressivi e compaiono anche in giovane età. Già dai trent’anni occorre iniziare con le prime visite, un’ecografia tutti gli anni. Poi dai quaranta anni in poi, con la cadenza di dodici mesi occorre fare una mammografia. Soprattutto se si ha una familiarità positiva. E’ fondamentale fare uno screening accurato tutti gli anni da persone formate e dedicate. Poi con la meno pausa i controlli possono essere effettuati anche dopo un periodo di tempo più lungo perché il rischio di sviluppare un tumore si riduce”.
La genetica sta diventando sempre più importante per la prevenzione e la cura dei tumori.
“Certo per questo a Marche Nord abbiamo attivato un ambulatorio di genetica dedicato. Soprattutto quando ci sono stati casi in famiglia, è importante un consulto dal genetista per valutare la predisposizione genetica, e se è positiva si valuta preventivamente anche l’asportazione delle mammelle e delle tube ovariche. La dottoressa Bracci è la nostra esperta che accompagna le donne e gestisce il percorso. Anche con l’arrivo della nuova radiologa, la dottoressa Lombardi, abbiamo attivato il percorso diagnostico specifico per la senologia, un innesto per l’azienda che ha permesso di completare e migliorare l’intero percorso diagnostico-radiologico. Così da permettere in una settimana, un tempo brevissimo, di pianificare l’intero iter per la paziente”.
Dr. Cesare Magalotti
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