Il Direttore di Otorinolaringoiatria Giuseppe Migliori: “Il paziente seguito a 360 gradi da gruppo multidisciplinare. Tutti gli aggiornamenti avvengono anche tramite l’uso di gruppi con whatsapp. Il percorso di diagnosi terapeutico per il tumore testa-collo è punto di riferimento a livello regionale e nazionale. Un equipe multidisciplinare con numeri in crescita e attrattività che ha permesso negli anni di aumentare il bacino di accoglienza e la qualità della presa in carico del paziente. “E’ il primo Pdta ufficializzato nel 2008 – spiega il direttore di otorinolarinoiatria di Marche Nord Giuseppe Migliori – siamo stati tra i primi in Italia e abbiamo raggiunto risultati importanti. Siamo ormai un punto di riferimento anche internazionale tanto che lo scorso anno una nota azienda farmaceutica americana ci ha voluto come partner per far partire una sperimentazione. Un’organizzazione, quella del nostro gruppo multidisciplinare, tra le più complesse dei PDTA dell’azienda, composta da un numero elevato di specialisti che vanno dall’oncologo, al fisioterapista, dal logopedista, al dentista. Il paziente ha la percezione fisica che è seguito da tutti gli specialisti. Le decisioni vengono condivise quotidianamente anche grazie all’uso dei Social Network come whats up proprio per aggiornare costantemente tutti i componenti”.
L’obiettivo è una gestione multidisciplinare del carcinoma per la pianificazione degli esami di stadiazione, la definizione di un programma terapeutico, identificazione dei bisogni assistenziali del paziente e dei presidi assistenziali per la messa in atto del programma di cura, condivisione di linee guida e percorsi terapeutici comuni, coinvolgimento delle competenze specialistiche, condivisione degli esami strumentali e di laboratorio, infine miglioramento dell’outcome.
“Il paziente viene preso in carico a 360 gradi – aggiunge Migliori – tutti i casi vengono analizzati in base alle caratteristiche della malattia, che comprendono non solo le dimensioni e lo stato dei linfonodi, anche alcuni parametri biologici quali il grado istologico, l’invasione di strutture vascolari o l’interessamento di quelle nervose, l’eventuale presenza del virus papilloma (HPV) nelle cellule neoplastiche. Il programma terapeutico, quindi, viene formulato tenendo conto delle caratteristiche del tumore e del paziente (età, condizioni generali, presenza di co-patologie). La scelta della migliore terapia (chirurgica, radioterapica o chemio-radioterapica) è comunque frutto di una discussione collegiale che coinvolge i singoli specialisti”.
Il Direttore di Otorinolaringoiatria Giuseppe Migliori
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