Venerdì 23 Dicembre, alle 15.30, nell’Aula verde di Viale Trieste (Pesaro), il Direttore generale e Presidente della Regione Marche hanno presentato il lavoro di un anno dell’azienda ospedaliera.
230 milioni di euro assegnati dalla Regione a Marche Nord, con un incremento di 13 milioni rispetto al budget del 2014, e la copertura totale degli investimenti che l’esecutivo ha garantito all’azienda ospedaliera di Pesaro e Fano, per quasi 10 milioni di euro (esattamente 9.791.742 euro). Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli e il direttore generale di Marche Nord, Maria Capalbo, venerdì 23 dicembre a Pesaro, raccontano i numeri di un anno di svolta per Marche Nord.
In primis il piano assunzioni, con un bel segno "più" davanti al numero 234; lì dentro ci sono 86 medici, 129 operatori del comparto e altro personale; allo stato attuale sono state assunte 217 unità di personale ed entro il 31 dicembre verranno terminate le 21 procedure di assunzioni ancora in corso. A chiudere il capitolo personale, la nuova dotazione organica che prevede un incremento di 50 unità. C’è spazio anche per la presentazione delle attività che hanno subìto, nel corso del 2016, un andamento crescente, come la Senologia e l’Ortopedia. Capitolo a parte quello dei tempi di attesa con un implemento pesante della diagnostica, grazie alla differenziazione delle agende, all’aumento delle attività, degli ambulatori e dell’apertura dei servizi, tutto reso possibile attraverso la crescita del personale avvenuta nel corso del 2016.
Poi si torna agli interventi strutturali e tecnologici che hanno richiesto investimenti per quasi 10milioni di euro, esattamente 9.791.742 euro, tutte risorse assegnate e coperte dalla Regione Marche. Ma questa non è la cifra complessiva degli investimenti: altri 4.891.501 euro ce li ha messi l’azienda attraverso vari fonti di finanziamento, per un totale complessivo a disposizione degli interventi strutturali e tecnologici di 14.683243.
Dentro c’è molto: dal blocco operatorio e polo endoscopico di Fano, alla Fisiopatologia della riproduzione ed alla nuova nefrodialisi di Pesaro, dalla manutenzione inevitabile per mantenere a regime le strutture, alla nuova tecnologia pesante come la tac per la radioterapia. Poi ci sono i nuovi software per la condivisione delle immagini radiologiche, la tecnologia per il nuovo polo endoscopico e per la Fisiopatologia della riproduzione.
C’è spazio anche per gli scenari futuri che la Direzione Generale e la Regione hanno già ben chiari: intanto si parla di Radioterapia Stereotassica, di Chirurgia Robotica mini invasiva e di importanti cantieri in fase di chiusura. Questo è quello che annunciano, ma il 2017 non è ancora arrivato.
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